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Oggi è la Giornata Internazionale della Felicità, ma io sono felice?

Giornata Internazionale della Felicità 2013Lo scorso aprile l’Assemblea generale dell’ONU ha istituito, in accordo con i 193 Stati membri, la prima “Giornata Mondiale della Felicità“, che si festeggia oggi 20 marzo in tutto il mondo.

In un comunicato stampa l’ONU ha affermato come un cambiamento profondo di mentalità è in atto in tutto il mondo e di come le persone riconoscano che “il progresso non dovrebbe portare solo crescita economica a tutti i costi, ma anche benessere e felicità“. “Felicità è aiutare gli altri” ha affermato il segretario generale Ban Ki-moon, “è la solidarietà che promuove la felicità, quando con le nostre azioni contribuiamo al bene comune noi stessi ci arricchiamo“.

Da un’indagine condotta per conto dell’ONU, il primo World Happiness Report, che valuta e ‘misura’ la felicità di 150 paesi, è risultato come la felicità possa aiutare anche l’economia e la produttività dei paesi.

L’economista John Helliwell, tra gli autori insieme a Richard Layard e Jeffrey Sachs, dopo 30 anni (! بى اوت كيو ) di ricerche è riuscito a ‘quantificare’ la felicità intervistando un campione enorme di cittadini e dando un voto dall’1 al 10 a tutti i paesi coinvolti nell’indagine. www 888casino com login

Come riporta Repubblica.ittra i fattori determinanti nella felicità, la rete sociale è uno dei più significativi. Nelle differenze di felicità tra i diversi paesi del mondo – dice Helliwell – il potere del supporto sociale è in alcuni casi ancora più rilevante del reddito, nonostante la disuguaglianza nella distribuzione del benessere economico. Ad esempio, in Italia e in Canada, paesi piuttosto felici, il 95% delle persone ha qualcuno su cui poter contare nei momenti difficili, mentre in Africa ci sono paesi in cui questo è possibile soltanto per la metà della popolazione“.

Insomma, secondo quanto dimostra la ricerca dell’ONU la felicità è legata a fattori privati e sociali più che economici. E’ un bel risultato – certo! – ma alla domanda “i soldi fanno la felicità?” io esiterei a rispondere seccamente “no”. Voi?

Comunque sia, in questa “‘giornata della felicità’, mi sorge spontanea un’altra domanda: ma io sono felice?

Secondo un articolo di TGcom24 basterebbero due domande per scoprirlo. Due domande legate a due momenti della giornata: mattino e sera.

Al mattino “Quando esci di casa per andare al lavoro, è proprio lì che vorresti andare? Ti piace il tuo lavoro? Ti dà soddisfazione?“: se la risposta è positiva va tutto a gonfie vele, altrimenti è ora di cambiare rotta.

La sera “Quando esci dal lavoro per tornare a casa, sei felice di rincasare? La tua casa è davvero un nido d’amore?“: se la risposta è positiva allora è tutto perfetto, ma se è negativa vale la pena cambiare qualcosa nella vita privata.

Se dovessi rispondere a sole queste due domande, direi “beh sì” ma sarebbe una risposta abbastanza ‘tirata per i capelli’ perché non ho un nido d’amore in cui rincasare. Il nido d’amore che ho in mente va molto oltre quello che vivo ora a Milano, ma prima o poi… روليت زيرو arriverà anche quello, tempo al tempo. 🙂

Non essendo soddisfatto delle due domande precedenti (non bastano per dimostrare che io sia felice o meno) non posso far altro che fermarmi un attimo, girarmi e guardare a tutto ciò che ho percorso fino ad ora e chiedermi: “sono soddisfatto di quello che sto facendo?

Risponderei “cavolo sì!“, senza ombra di dubbio. Per me ottenere soddisfazioni, ora, è uguale ad essere in sintonia con me stesso, e se sto bene con la mia persona, beh… io sono felice!

Mi manca qualcosa? “Beh sì“, più che altro qualcuna con cui condividere le mie continue soddisfazioni (e viaggi :P), ma di sicuro non mi piango addosso. Ho tante motivazioni per andare avanti, e non sarà sicuramente la mancanza di qualche persona nella mia vita a fermarmi. Le motivazioni che mi danno forza, ‘voglia di fare’, voglia di andare oltre, sono già di suo importantissime. Tutto il resto verrà. Verrà!