Vita

Due anni di Milano e andiamo avanti così!

Due anni di Milano e andiamo avanti così!Poco più di una settimana fa, esattamente il 30 ottobre, ho festeggiato un anniversario molto personale: due anni a Milano.

Correva, infatti, l’anno 2010 quando ho avuto la fortuna di trovare un lavoro quì a Milano che non mi sono fatto sfuggire. Da questa occasione è sorto tanto, tantissimo altro (conoscenze e esperienze di ogni genere, dalle più semplici ad altre decisamente uniche).

Vuoi qualche amico ‘compaesano’ o qualche parente già presente in territorio milanese, ‘quel momento’ del mio arrivederci a Vasto, amici e famiglia compresi, non è stato troppo traumatico. Forse esagero a dire ‘traumatico’ ma sono molto attaccato alla mia terra, alla mia famiglia e ai miei amici così vicini (ma così lontani) e lasciarli nel giro di qualche ora sapendo che la distanza non sarebbe durata qualche giorno o un paio di settimane, ma molto di più, beh… a me ha pesato molto. 🙂

Come ho già affermato più volte, Milano mi ha sempre attratto come città, la considero “un’Italia in una città“. C’è tutto! Intrattenimenti di ogni genere in cui le opportunità di conoscere nuova gente non mancano, così come le possibilità di condividere pensieri, passioni, hobby, e vivere a volte qualcosa di davvero raro. E’ impossibile che possano mancare in un posto che conta più di 1 milione e 300 mila abitanti sparsi in 180km² (eh sì, le info le ho prese ovviamente da Wikipedia).

Con Max PezzaliDal lato lavorativo – a mio parere – le occasioni sono tante e diverse, soprattutto in un Paese come il nostro dove più si va avanti con i mesi e più si va indietro con il lavoro e le occasioni di lavoro. Certo, non è facile trovare ciò che più ci possa accontentare ma i campi in cui buttarsi sono tanti, al contrario di altri posti dove sono praticamente impensabili. Tutto sta nell’avere un budget in tasca e (voglia di) partire.

Vi parlo come un ragazzo che ha lasciato l’Abruzzo per arrivare a Milano dove tutt’ora lavoro in ambiti interattivi quasi sconosciuti nella mia regione, ma sono fiducioso che tutto si muoverà anche da me. Anzi, qualcosa si sta muovendo in una giusta direzione (di cosa parlo? clicca qui), e ne sono contentissimo!

Quello che sulla carta faccio è “social media marketing“, ovvero generare visibilità – a privati e aziende – su social media e comunità virtuali.

Come Wikipedia (ci) descrive “Il social media marketing si differenzia da ogni altro tipo di marketing perché permette alle aziende e ai clienti di interagire e commentare; un sistema sostanzialmente nuovo di ottenere feedback e consigli. Questo aspetto rappresenta una novità rispetto al marketing tradizionale che relega spesso il consumatore a mero spettatore che guarda la pubblicità. Il social media marketing su Internet offre ai consumatori una voce: il contenuto da solo non basta le aziende devono sapere interagire.

TwitQualcosaNon mi dilungherò nello spiegarvi ulteriormente “cosa faccio” (contattatemi, mi piace chiacchierarne a proposito) ma posso confermarvi che creare attività sui social media (quali Facebook, Twitter, Linkedin, Youtube, etc.) o su piattaforme di blogging non è né facile né semplice (e neanche veloce, come giustamente suggerisce NowMedia in suo un ottimo post).

Grazie al mio lavoro ho potuto appassionarmi sempre più a tutte quelle attività virtuali che mi hanno attratto da quando, verso la fine degli anni ’90, ero uno degli assidui frequentatori di IRC, dove nel mio monitor vedevo solo nickname su cui cliccare per poter interagire in maniera esclusivamente testuale. Non esistevano profili, avatar, i “mi piace”, i “ricondividi”, e tutto ciò che poteva differenziare quelle comunità passate ai moderni social network. Beh, a me piace da impazzire! Con il web si può fare di tutto e raggiungere chiunque, e i social network sono al momento i protagonisti assoluti. Sono contento di farne parte a 360° lavorando su di essi e svagandomi con essi.

Parlavo di Milano e delle sue occasioni ed esperienze vissute…

In questi 2 anni ho avuto la fortuna, oltre alla tantissima voglia (questa non mi manca!), di poter frequentare tantissimi eventi (fiere, conferenze, seminari, live show e spettacoli di ogni genere). Tutte occasioni che qui a Milano si susseguono davvero ogni giorno.

Mi viene in mente a quando ho conosciuto finalmente Rutger Hauer o a quando ho ringraziato Max Pezzali della sua musica. Non dimentico i ‘compleanni’ di Radio Deejay o di Radio Italia. Sono contento di aver vissuto i divertentissimi TweetAwards o gli interessanti appuntamenti del “Meet the Media Guru“, senza tralasciare il mio primo raduno di utenti Instagram (a Pavia). Ricordo le deliziose ricette di di Cuoco Personale e i continui brindisi con gli Indigeni Digitali. Potrei continuare per un’altra mezz’oretta ma preferisco fermarmi. 🙂

Mi si potrebbe criticare tutto questo. Basta farmi notare che sono tutti appuntamenti vivibili/raggiungibili da chiunque. Si parte per Milano ed è fatta, è vero, ma chi lo farebbe per ogni occasione!?

Stare quì a Milano è realmente una grossa fortuna, e c’è chi – incredibilmente – si lamenta di questa città. La gente a volte non la capisco davvero.

Quando penso a chi per lavoro, scelta o motivi personali decide di allontanarsi da casa, mi viene sempre da pensare a questa bellissima canzone di Adriano Celentano.

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