Curiosità ed Eventi

Una lunga settimana in Egitto: sole, mare e tanta avventura!

Una lunga settimana in EgittoSole, mare e avventura sono solo alcune delle tante parole che userei per descrivere la mia lunga settimana – di vacanza – in Egitto.

Il 23 giugno scorso, in compagnia di quella simpatica persona che è Shonel, mi sono imbarcato in questo viaggio e abbiamo raggiunto Marsa Alam, popolare destinazione turistica situata in Egitto, sulla costa ovest del Mar Rosso. Una volta atterrati, un autobus ci ha portati presso l’Akassia Swiss Resort di El Quseir, il ‘nostro’ resort, che ci ha accolti con un bel rinfresco post-viaggio e dove abbiamo alloggiato per l’intera settimana. Se capitate in quella zona, vi consiglio di alloggiare lì, penso sia il resort più grande e ben organizzato della costa, inoltre l’ospitalità è stata una delle migliori.

Tante le emozioni che ho potuto vivere in prima persona lungo quelle giornate. Ho finalmente percorso la mistica “Valle dei Re“, ho finalmente effettuato una ‘cammellata’ (anzi due), ho finalmente visto parte della Barriera Corallina e con essa i tanti ‘abitanti’ del mar Rosso grazie a diverse immersioni di snorkeling, ho finalmente effettuato un lungo giro nel Deserto più assoluto, ho finalmente visitato alcuni Templi che fino ad allora vedevo solo in televisione, passeggiando tra le enormi statue di Faraoni e gli altissimi obelischi e, oltre a vivere tante altre esperienze, ho avuto anche la fortuna di conoscere persone simpatiche, divertenti, semplici, come gli animatori del Francorosso e i diversi turisti del posto. Tantissime foto potete vederle cliccando qui e qui.

La prima giornata che mi viene in mente è stata un mix di avventura, storia e fantasia. Due giorni dopo essere arrivato in Egitto ho avuto l’occasione di partecipare alla prima escursione organizzata dall’Akassia: visita al Tempio di Karnak, a seguire il Tempio di Luxor, giro in battello sul Nilo e visita alla “Valle dei Re”.

Entrambi collegati tra loro con una strada costeggiata (per quel che ne resta) da sole Sfingi a corpo di leone e testa di ariete, i templi di Karnak e Luxor sono stati interessanti momenti di cultura personale. Anche il vedere e toccare in prima persona i tanti geroglifici, sparsi su colonne e pareti, è stato – permettetemi di dire – davvero entusiasmante.

Tempio di LuxorNel primo tempio, chiamato anche “Grande tempio di Amon”, ho potuto ammirare gli obelischi di Thutmose I e di Hatshepsut (il più alto d’Egitto), il piccolo tempio di Ramses III, le 134 colonne della Grande Sala Ipostila (iniziata dal faraone Seti I e completata da Ramses II), il Lago Sacro, le statue in granito rosa di Ramses II e i tanti geroglifici che raccontato la storia, le battaglie e i sacrifici dell’Antico Egitto. Sembrava di essere in Stargate!

Il tempio di Luxor è stato il migliore. Ancora prima di entrare si rimane paralizzati nel vedere due colossali statue di Ramses, al cui lato si erge un enorme obelisco di granito (il ‘fratello gemello’ si trova a Parigi in Place de la Concorde). Attraverso il porticato si accede al Grande Cortile di Ramses II dove ho avuto il piacere di trovarmi circondato da una decina di grosse statue di faraoni (chi in piedi, chi seduto). Dietro una di queste ho potuto fotografare anche quella di un certo Tutankhamon.
Tanti geroglifici che ho potuto anche ‘studiare’ grazie alla simpatica e grassottella guida che ci ha riempito di miti e leggende legate al tempo dei Faraoni. Tra una storia e l’altra mi sono sentito un bambino quando ho potuto vedere, scolpito su una parete, il famoso Occhio di Ra. Spero di non aver dato vita a qualche maledizione toccandolo… Dopo aver percorso un corridoio lungo 100 metri ho avuto accesso al cortile di Amenhotep III, dove avveniva la festa annuale di Opet (per ogni curiosità ricordate che c’e’ Wikipedia).

Dopo una pausa pranzo in un ristorante-hotel della città di Luxor, il pomeriggio è proseguito con un giro in battello sul fiume più famoso del mondo: il Nilo. Esistono tanti fiumi nel mondo di cui se ne sente parlare… ma mai come questo! Sbarcati sul lato opposto del fiume, un autobus ci ha portati nella già nominata “Valle dei Re”. Sotto il sole ho potuto visitare 3 tombe delle 63 presenti: Ramses IV, Ramses III e Ramses I. Tra i tanti racconti di antiche leggende, tanti parlavano di scontri tra divinità e mortali, di magia e sacrifici. Bei momenti per ripassare un po’ la storia dell’Egitto. A ora di cena ero di nuovo al Villaggio, coi ‘piedi per terra’ purtroppo.

Sul NiloUna giornata che mi ha distrutto. Due ore di autobus all’andata con partenza alle 4.15 e quattro ore e mezza per tornare, passando in mezzo al deserto… che vi consiglio di affrontare. Ne vale sicuramente la pena!

Le attività di snorkeling mi sono sempre piaciute. Lì in Egitto ho potuto usufruirne un paio di volte.

Abu Dabbab è probabilmente la più bella baia di Marsa Alam ed è stata la mia meta il giorno dopo la visita ai templi. Una mattinata dedicata completamente allo snorkeling grazie ad un escursione sui coralli dove ho avuto un piacevolissimo incontro ravvicinato del terzo tipo con una enorma tartaruga marina. Troppo bello nuotare con un animale cosi di fianco!

Qualche mattina dopo ho effettuato un’altra immersione tra le acque del Mar Rosso presso la spiaggia dell’Akassia Swiss Resort, alla scoperta della Barriera Corallina. Grazie alla compagnia di Marcello, animatore del Francorosso, che mi ha descritto i diversi abitanti della barriera, ho potuto riconoscere il Pesce pappagallo, il Pesce angelo imperatore, il Pesce chirurgo, il Pesce pagliaccio, un Barracuda, il Pesce unicorno, il Pesci palla e diversi altri di cui non ricordo il nome. Peccato per il mare leggermente mosso, ma in compenso ho nuotato circondato da più e più pesci come fossi in uno di quei documentari alla Quark.

L’ultima escurisione, due giorni prima di ritornare in Italia, è stata pura avventura: safari in jeep sui lunghi km di sola sabbia del Deserto Orientale, cammellata su una decina di dromedari, corsa sui quad e visita ad un villaggio beduino. In quest’ultima ‘tappa’ si è conclusa la giornata tra una bevuta di thè alla menta e karkadè, cena a base di carne (quale non saprei) e ballo di tribù.

Sono tanti i momenti che ricorderò e posso affermare che, come primo viaggio fuori dal continente europeo, non poteva andarmi meglio di così!

Egitto