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Manovra Finanziaria “Bis” 2011: Testo del Decreto

Ecco in sintesi le misure del testo del decreto entrato nel Consiglio dei Ministri riguardante la manovra finanziaria “bis” del 2011.

ADDIZIONALI
Addizionale del 5-10% per i redditi oltre i 90mila euro.

AUTONOMI
Aumento della quota Irpef per gli autonomi, a partire dall’attuale 41% per i redditi oltre i 55mila euro.

TREDICESIME
I dipendenti delle amministrazioni pubbliche che non rispettano gli obiettivi di riduzione della spesa potrebbero perdere il pagamento della tredicesima mensilità.

TFR
Pagamento con due anni di ritardo dell’indennità di buonuscita dei lavoratori pubblici.

PENSIONI DONNE
Viene anticipato dal 2020 al 2015 il progressivo innalzamento a 65 anni (entro il 2027) dell’età pensionabile delle donne nel settore privato.

PROVINCE
Dalle prossime elezioni è prevista la soppressione delle Provincie sotto i 300mila abitanti, fusione dei Comuni sotto i mille abitanti, con sindaco anche assessore, e la riduzione dei componenti i Consigli regionali.

PONTI
Le festività infrasettimanali «non concordatarie» saranno accorpate alla domenica.

SCONTRINI
Tracciabilità di tutte le transazioni superiori ai 2.500 euro con comunicazione all’Agenzia delle entrate delle operazioni per le quali è prevista l’applicazione dell’Iva. È inoltre previsto l’inasprimento delle sanzioni, fino alla sospensione dell’attività, per la mancata emissione di fatture o scontrini fiscali.

PENSIONI ANZIANITÀ
Sono previsti interventi disincentivanti per le pensioni di anzianità, con anticipo al 2012 del requisito di 97 anni tra età anagrafica e anni di contribuzione.

CONTRIBUTO SOLIDARIETÀ
Viene esteso ai dipendenti privati la misura già in vigore per i dipendenti pubblici e per i pensionati: prelievo del 5% della parte di reddito eccedente i 90mila euro e del 10% della parte eccedente i 150mila.

MINISTERI
Previsto un taglio di 6 miliardi di euro nel 2012 e 2,5 nel 2013.

ENTI LOCALI
Verranno ridotti 6 miliardi di trasferimenti nel 2012 e 3,5 nel 2013. Per le regioni il peso della riduzione dei fondi è pari a 1 miliardo di euro. La sanità non verrà toccata.

PERDITE
Riduzione per le società al 62,5% della possibilità di abbattimento delle perdite.

RINNOVABILI
Torna l’ipotesi del taglio del 30% degli incentivi. Non potranno essere superiori alla media di quelli erogati negli altri Paesi d’Europa.

MERCATO ELETTRICO
Verso la divisione in tre macrozone (Nord, Centro, Sud).

SERVIZI PUBBLICI LOCALI
Si punta alla liberalizzazione e verranno incentivate le privatizzazioni.

RENDITE AL 20%
La misura vale circa 2 miliardi di euro. Esclusi i titoli di Stato che restano tassati al 12,5%.